Psicoterapia ipnotica

L’ipnosi non modifica la persona né la sua passata esperienza della vita. Serve a permetterle di imparare di più su se stessa e ad esprimersi più adeguatamente. La trance terapeutica aiuta le persone a superare i limiti appresi, così da poter pienamente esplorare ed utilizzare le proprie risorse”.

M. H. Erickson

 

Cos’è l’ipnosi?

L’IPNOSI è uno stato naturale di coscienza modificata, simile a quelli che avvengono quando compiamo gesti automatici o abituali, quindi uno stato del tutto spontaneo, simile a quello che la mente assume nell’addormentamento o nel risveglio.

In questo particolare stato di coscienza, abbassandosi l’attività dell’emisfero dominante – quindi l’attività razionale e cosciente – si può entrare in quella che viene definita “trance ipnotica” e da qui stimolare l’area cerebrale analogica (fantasia, creatività, memorie), e sopiscono le aree logiche (razionalità ed attenzione vigile).

L’ipnosi di per sé non è terapeutica, ma è la psicoterapia ipnotica che si avvale dell’ipnosi per ottenere buoni e duraturi risultati nei processi di cambiamento derivanti da un disagio psichico.

 

Cos’è la psicoterapia ipnotica?

E’ l’applicazione clinica dell’ipnosi, utilizzando la trance come accesso all’inconscio, magazzino che  custodisce le risorse e le potenzialità della persona, attraverso un processo attivo particolarmente basato sulla relazione e la comunicazione tra paziente e terapeuta.

Nella condizione di trance, attraverso la psicoterapia ipnotica, la persona può attingere alle risorse della parte più creativa ed emotiva e non mediata dalla ragione della sua mente, e utilizzare tutte le potenzialità personali che in essa sono contenute per giungere alla risoluzione dei problemi che gli creano disagio, permettendo al paziente di appropriarsi di tutte le capacità che sente di possedere ma che non riesce ad utilizzare, attraverso un processo di rinforzo dell’IO.

Il Paziente nella terapia ipnotica neo – ericksoniana, non viene considerato come una persona affetta da patologia,  classificabile in modo standardizzato, ma piuttosto come un soggetto unico ed esclusivo da osservare e aiutare ad agire sulle qualità positive, il terapeuta ha di fronte a sé una persona che di base è sana ma che chiede aiuto per una specifica difficoltà, il portatore di una sofferenza temporanea che ha origini uniche e irripetibili. Queste sofferenze, per la risoluzione delle quali ci chiede aiuto, sono spesso molto dolorose e invalidanti sul piano relazionale e anche professionale. Chiaramente ciò non è riferibile a pazienti psichiatrici o con patologie organiche che meritano una considerazione a parte”. (Scuola Europea Di Psicoterapia Ipnotica – A.M.I.S.I. – La Teoria Della Mente Nella Psicoterapia Ipnotica Neo-Ericksoniana Quarto manifesto teorico didattico  – 2015)

www.amisi.it