La casa è nel linguaggio e nell’immaginario collettivo il luogo sicuro per eccellenza, ma lo è sempre? Il lockdown ha costretto le vittime a convivere con il proprio partner maltrattante e i bambini a convivere ed assistere a scene di violenza. Le restrizioni alla libertà di movimento scoraggiano il ricorso ai servizi che si occupano di violenza ela chiusura delle scuole si costituisce anche come ulteriore fattore di rischio ai fini della rilevazione delle situazioni di violenza assistita, stimolando gli psicologi a non abbassare la guardia e a individuare vie utili di rilevazione e di intervento

RELATORI

Mitia Rendiniello, psicologa, psicoterapeuta sistemico relazionale, EMDR, consulente di parte, SVSeD, Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Gloriana Rangone, psicologa e psicoterapeuta familiare, ha una lunga esperienza clinica maturata nei servizi pubblici e privati,con un riferimento particolare alla psicopatologia dell’adolescenza. Ha fatto parte del direttivo nazionale del CISMAI ed è attualmente referente della sezione lombarda.

Evento OPL: https://www.opl.it/evento/15-05-2020-Quando-la-casa-non-un-luogo-sicuro-Violenza-domestica-e-assistita-ai-tempi-del-COVID-19.php